La sconfitta dell’Occidente


La sconfitta dell’Occidente, a cui fa riferimento il titolo di questo saggio dello storico e sociologo francese Emmanuel Todd, è duplice. Si tratta infatti di una sconfitta esterna, la guerra in Ucraina, ma soprattutto di una sconfitta interna: il declino demografico, morale ed economico delle società occidentali. Todd chiama in causa le classi dirigenti dell’Occidente, in primis quella degli Stati Uniti, con il conflitto russo-ucraino a fare da lente di ingrandimento e a contrapporre, secondo l’autore, una Russia stabilizzata, di nuovo grande potenza, a un Occidente in preda al nichilismo e in crisi irreversibile di egemonia. Utilizzando le risorse della sociologia, dell’antropologia e dell’economia, Todd pone a confronto le “oligarchie liberali occidentali” con la “democrazia autoritaria russa” per spiegare le ragioni profonde dei cambiamenti geopolitici in atto. In particolare, offre una lettura acuta e originale dei punti di forza e di debolezza dei due paesi in guerra (Russia e Ucraina), dei principali paesi occidentali (Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia), dei paesi scandinavi e dell’Europa orientale, senza dimenticare il resto del mondo nel suo complesso. I lettori ritroveranno qui gli elementi che hanno sempre reso unici e preziosi gli studi di Todd: l’analisi dei modelli familiari e delle statistiche demografiche ed economiche, la scrittura brillante, un’erudizione non comune e intuizioni geniali.

Description

Emmanuel Todd “La sconfitta dell’Occidente” – Ed. Fazi, 2024 – € 20,oo.

Documentatissimo e basato su cinque decenni di ricerche, lontano dalle approssimazioni che caratterizzano il dibattito su questi temi, La sconfitta dell’Occidente è un contributo di straordinario valore per capire il nostro presente.

Nato nel 1951, Emmanuel Todd è uno storico, sociologo e antropologo francese di fama internazionale, noto per le sue previsioni anticipate su importanti eventi globali. Dopo aver studiato all’Università di Cambridge, è diventato ricercatore presso l’Institut national d’études démographiques (INED) di Parigi. Tra i suoi saggi più influenti vi è Il crollo finale (1976), in cui ipotizzava la caduta imminente dell’Unione Sovietica, e Dopo l’impero (2003), dove analizzava la “decomposizione del sistema americano” e ipotizzava la rinascita dell’Europa.Nel 2018 ha criticato apertamente il sistema dell’Unione Europea e la presidenza di Emmanuel Macron. In Où en sont-elles? (2018), ha sfidato le dottrine femministe sostenendo che l’emancipazione..